La nuova sede di Lodi non è solo un headquarter aziendale, ma un investimento strategico che rafforza il ruolo della Pianura lombarda come piattaforma di innovazione, lavoro qualificato e sviluppo tecnologico, con Zucchetti protagonista di un modello industriale radicato nel territorio e aperto ai mercati globali
L’inaugurazione del nuovo Zucchetti Village a Lodi va letta come un passaggio di portata ben più ampia rispetto alla semplice apertura di una sede aziendale. È un segnale forte che riguarda il ruolo della Pianura lombarda nel sistema economico nazionale e la capacità di questo territorio di ospitare, far crescere e trattenere imprese ad altissimo contenuto tecnologico.

Fondata a Lodi nel 1978 da Mino Zucchetti, è oggi la prima azienda italiana di software, con ricavi pari a 1,25 miliardi di euro, oltre 9.500 persone nel mondo e una presenza internazionale che si estende dall’Europa alle Americhe fino all’Asia. Numeri che raccontano una crescita costante e strutturata, ma che da soli non spiegano il peso specifico che il gruppo esercita sulla Pianura lombarda, suo territorio d’origine e ancora oggi centro direzionale e strategico.
Lodi come cuore del gruppo, la Pianura come ecosistema
Il nuovo Village completa e rafforza il quartier generale di Zucchetti, affiancandosi alla Torre inaugurata nel 2017 e riunendo in un unico complesso oltre 1.500 collaboratori attivi sulla sede lodigiana. Una scelta che consolida Lodi come snodo centrale delle funzioni core del gruppo – direzione, ricerca e sviluppo, risorse umane, funzioni trasversali – e che genera un impatto diretto sull’economia locale e sull’indotto qualificato.

Non è una decisione scontata in una fase storica in cui molte grandi aziende tendono a spostare funzioni strategiche verso i grandi poli metropolitani. Zucchetti, al contrario, conferma una visione industriale che riconosce alla Pianura lombarda il ruolo di piattaforma produttiva avanzata, capace di coniugare qualità del lavoro, competenze tecniche e radicamento territoriale.
La nuova sede come traduzione fisica di una visione
Il nuovo edificio non è solo un investimento immobiliare, ma la traduzione architettonica di un preciso modello organizzativo. Spazi di lavoro flessibili, ambienti pensati per il lavoro ibrido, aree dedicate alla concentrazione individuale e alla collaborazione, servizi per il benessere e per la formazione: il Village incarna un’idea di lavoro basata su responsabilizzazione, fiducia e partecipazione.

«Abbiamo creato questa moderna sede per riunire in un unico complesso tutte le persone che lavorano su Lodi, con l’obiettivo di favorire la collaborazione, la conoscenza reciproca e un modo di lavorare sempre più integrato», ha spiegato Alessandro Zucchetti, presidente del gruppo. «L’intitolazione della piazza a nostro padre Mino è per noi un grande onore, ma anche una responsabilità: significa portare avanti ogni giorno una visione che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici».
Persone e tecnologia al centro
Il tema del capitale umano è centrale nella strategia di Zucchetti e trova nel Village una rappresentazione concreta. Oltre 2.600 persone del gruppo sono impegnate in attività di ricerca e sviluppo, a conferma di un investimento strutturale sulle competenze e sull’innovazione continua.

«Ogni spazio è pensato in funzione delle attività da svolgere e dei momenti di lavoro o di recupero necessari durante la giornata», ha sottolineato Cristina Zucchetti, presidente della holding e responsabile delle risorse umane. «La tecnologia che sviluppiamo – dalle soluzioni HR alla gestione degli spazi e degli accessi – rende possibile questo modello di lavoro agile. Il Village esprime la nostra idea di work-life balance e mette davvero al centro le persone, valorizzandone entusiasmo, impegno e benessere».
Un approccio che intercetta in modo diretto anche le aspettative delle nuove generazioni di lavoratori, tema cruciale per un territorio come la Pianura lombarda, oggi chiamato a competere non solo sul piano produttivo, ma anche su quello dell’attrattività.
Un volano per il territorio

Il valore di Zucchetti per la Pianura non si esaurisce nei numeri occupazionali o nei risultati economici. Il gruppo agisce come attore di sistema, attraverso collaborazioni con università e centri di ricerca, programmi di formazione, attenzione alla sostenibilità ambientale e iniziative di responsabilità sociale. Emblematico, in questo senso, il conferimento delle borse di studio intitolate a Mino Zucchetti, a sostegno dei figli dei collaboratori che si distinguono negli studi STEM.
Il nuovo Village diventa così un tassello di rigenerazione urbana, un luogo aperto al dialogo con la città e un simbolo di come l’innovazione possa radicarsi stabilmente nel territorio, generando valore diffuso.
Per Pianura Network, Zucchetti rappresenta un partner che incarna una visione chiara: sviluppo tecnologico, centralità delle persone e legame con la Pianura lombarda non sono traiettorie alternative, ma parti di un unico progetto industriale. Un modello che dimostra come si possa competere a livello globale partendo da qui, e continuando a investire qui.









