Con il Conto Termico 3.0 anche le imprese possono accedere, tramite il GSE, a contributi diretti fino al 65% per interventi di efficientamento energetico. Una misura immediata e senza vincoli fiscali che punta a sostenere competitività e sostenibilità del tessuto produttivo

A Natale debutta il Conto Termico 3.0, la terza versione dello strumento che finanzia interventi di efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili. La misura mette sul piatto 900 milioni di euro all’anno, di cui 400 milioni riservati alla Pubblica Amministrazione e il resto a disposizione di imprese e cittadini privati.
Per le aziende della Pianura Lombarda si tratta di un’occasione unica: accedere a contributi diretti fino al 65% delle spese sostenute, erogati sul conto corrente senza passare per detrazioni fiscali spalmate su dieci anni.
Perché conviene alle imprese
Il Conto Termico 3.0 si distingue da altri incentivi per tre motivi:
- Immediatezza: fino a 15.000 euro il contributo viene versato in un’unica soluzione entro pochi mesi; sopra questa soglia, il rimborso è suddiviso in massimo cinque tranche.
- Assenza di vincoli fiscali: non è legato al reddito né alla capienza fiscale, quindi è accessibile anche a chi non può sfruttare pienamente le detrazioni.
- Maggiore flessibilità: il contributo non è una percentuale fissa, ma si calcola in base a parametri come tipologia di intervento, potenza ed efficienza degli impianti, area geografica.
Con la progressiva riduzione dei bonus casa (dal 2026 al 36% per le prime abitazioni e al 30% per le altre) il Conto Termico diventerà ancora più competitivo.
Quali interventi possono fare le aziende
Il decreto amplia in modo significativo la lista degli interventi che le imprese possono realizzare, affiancando a quelli tradizionalmente riconosciuti ai cittadini una gamma più ampia e strategica per il mondo produttivo.
1. Interventi sugli impianti

- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche, a gas, ibride o a biomassa.
- Sistemi ibridi e bivalenti (caldaia + pompa di calore) per integrare progressivamente le fonti fossili con rinnovabili.
- Microcogenerazione da fonti rinnovabili per autoprodurre energia e calore.
- Teleriscaldamento efficiente.
2. Produzione e gestione dell’energia

- Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento.
- Pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo, novità del 3.0, per ridurre i consumi energetici aziendali.
- Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, intervento che lega l’efficienza alla mobilità sostenibile.
3. Efficienza degli edifici aziendali
- Cappotti termici e coibentazioni per ridurre le dispersioni.
- Sostituzione di infissi e serramenti ad alta efficienza.
- Installazione di schermature solari per il controllo termico naturale.

4. Innovazione e digitalizzazione
- Sistemi di building automation (controllo e gestione intelligente degli impianti termici ed elettrici).
- Illuminazione efficiente con lampade e sistemi a LED.
In sintesi, gli incentivi coprono interventi che vanno dalla riduzione diretta dei consumi energetici fino all’integrazione con fonti rinnovabili e alle tecnologie per la mobilità elettrica.
Come presentare la domanda
Le imprese devono inviare la richiesta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attraverso il portale telematico dedicato. È possibile:
- operare in autonomia;
- affidarsi al fornitore/installatore o a un progettista, che possono gestire l’iter e facilitare l’accesso grazie ai prodotti già prequalificati dal GSE.
La documentazione da presentare è simile a quella richiesta per l’ecobonus, con dati su impianti, edificio e intervento. Le regole applicative definitive – attese entro due mesi dall’entrata in vigore – stabiliranno i dettagli tecnici su modalità, tempistiche e modulistica.
Parola al GSE
Sul tema è intervenuto anche Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici, sottolineando che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto è ormai in vigore e i prossimi passaggi sono già calendarizzati:

«Il Conto Termico 3.0 amplia la platea dei beneficiari e degli interventi eleggibili al contributo in conto capitale. Tramite il GSE i soggetti interessati potranno conoscere tutte le nuove regole applicative per l’accesso alle misure di incentivazione. E’ uno strumento importante per l’efficientamento energetico e l’auspicio è di arrivare alla piena operatività a cavallo del nuovo anno». Un messaggio chiaro che conferma la volontà del GSE di rendere il meccanismo rapidamente operativo, per non perdere tempo in una fase cruciale della transizione energetica.
Un volano per la competitività delle imprese
Secondo Assoclima, il nuovo Conto Termico potrà dare un impulso decisivo al mercato delle tecnologie efficienti: pompe di calore, fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica. «È l’unico incentivo che sostiene i lavori in modo immediato», ha commentato il presidente Maurizio Marchesini.
Per le aziende della Pianura, questo significa:
- abbattere subito i costi di investimento;
- migliorare la propria impronta ambientale;
- incrementare la competitività sul mercato, anche in vista delle nuove richieste della filiera e degli obiettivi europei di decarbonizzazione.
In conclusione, il Conto Termico 3.0 non è solo un bonus, ma uno strumento di politica industriale che consente alle imprese di trasformare l’efficienza energetica in un asset strategico. Pianura Network seguirà passo passo l’evoluzione delle regole applicative, per aiutare le aziende del territorio a cogliere appieno questa occasione.