giovedì, Ottobre 2, 2025

Conto Termico 3.0: incentivi per l’efficienza energetica

Con il Conto Termico 3.0 anche le imprese possono accedere, tramite il GSE, a contributi diretti fino al 65% per interventi di efficientamento energetico. Una misura immediata e senza vincoli fiscali che punta a sostenere competitività e sostenibilità del tessuto produttivo

image

A Natale debutta il Conto Termico 3.0, la terza versione dello strumento che finanzia interventi di efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili. La misura mette sul piatto 900 milioni di euro all’anno, di cui 400 milioni riservati alla Pubblica Amministrazione e il resto a disposizione di imprese e cittadini privati.

Per le aziende della Pianura Lombarda si tratta di un’occasione unica: accedere a contributi diretti fino al 65% delle spese sostenute, erogati sul conto corrente senza passare per detrazioni fiscali spalmate su dieci anni.

Perché conviene alle imprese

Il Conto Termico 3.0 si distingue da altri incentivi per tre motivi:

  • Immediatezza: fino a 15.000 euro il contributo viene versato in un’unica soluzione entro pochi mesi; sopra questa soglia, il rimborso è suddiviso in massimo cinque tranche.
  • Assenza di vincoli fiscali: non è legato al reddito né alla capienza fiscale, quindi è accessibile anche a chi non può sfruttare pienamente le detrazioni.
  • Maggiore flessibilità: il contributo non è una percentuale fissa, ma si calcola in base a parametri come tipologia di intervento, potenza ed efficienza degli impianti, area geografica.

Con la progressiva riduzione dei bonus casa (dal 2026 al 36% per le prime abitazioni e al 30% per le altre) il Conto Termico diventerà ancora più competitivo.

Quali interventi possono fare le aziende

Il decreto amplia in modo significativo la lista degli interventi che le imprese possono realizzare, affiancando a quelli tradizionalmente riconosciuti ai cittadini una gamma più ampia e strategica per il mondo produttivo.

1. Interventi sugli impianti

image 2
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche, a gas, ibride o a biomassa.
  • Sistemi ibridi e bivalenti (caldaia + pompa di calore) per integrare progressivamente le fonti fossili con rinnovabili.
  • Microcogenerazione da fonti rinnovabili per autoprodurre energia e calore.
  • Teleriscaldamento efficiente.

2. Produzione e gestione dell’energia

image 3
  • Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento.
  • Pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo, novità del 3.0, per ridurre i consumi energetici aziendali.
  • Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, intervento che lega l’efficienza alla mobilità sostenibile.

3. Efficienza degli edifici aziendali

  • Cappotti termici e coibentazioni per ridurre le dispersioni.
  • Sostituzione di infissi e serramenti ad alta efficienza.
  • Installazione di schermature solari per il controllo termico naturale.
image 1

4. Innovazione e digitalizzazione

  • Sistemi di building automation (controllo e gestione intelligente degli impianti termici ed elettrici).
  • Illuminazione efficiente con lampade e sistemi a LED.

In sintesi, gli incentivi coprono interventi che vanno dalla riduzione diretta dei consumi energetici fino all’integrazione con fonti rinnovabili e alle tecnologie per la mobilità elettrica.

Come presentare la domanda

Le imprese devono inviare la richiesta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attraverso il portale telematico dedicato. È possibile:

  • operare in autonomia;
  • affidarsi al fornitore/installatore o a un progettista, che possono gestire l’iter e facilitare l’accesso grazie ai prodotti già prequalificati dal GSE.

La documentazione da presentare è simile a quella richiesta per l’ecobonus, con dati su impianti, edificio e intervento. Le regole applicative definitive – attese entro due mesi dall’entrata in vigore – stabiliranno i dettagli tecnici su modalità, tempistiche e modulistica.

Parola al GSE

Sul tema è intervenuto anche Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici, sottolineando che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto è ormai in vigore e i prossimi passaggi sono già calendarizzati:

image 4
Paolo Arrigoni, presidente GSE

«Il Conto Termico 3.0 amplia la platea dei beneficiari e degli interventi eleggibili al contributo in conto capitale. Tramite il GSE i soggetti interessati potranno conoscere tutte le nuove regole applicative per l’accesso alle misure di incentivazione. E’ uno strumento importante per l’efficientamento energetico e l’auspicio è di arrivare alla piena operatività a cavallo del nuovo anno». Un messaggio chiaro che conferma la volontà del GSE di rendere il meccanismo rapidamente operativo, per non perdere tempo in una fase cruciale della transizione energetica.

Un volano per la competitività delle imprese

Secondo Assoclima, il nuovo Conto Termico potrà dare un impulso decisivo al mercato delle tecnologie efficienti: pompe di calore, fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica. «È l’unico incentivo che sostiene i lavori in modo immediato», ha commentato il presidente Maurizio Marchesini.

Per le aziende della Pianura, questo significa:

  • abbattere subito i costi di investimento;
  • migliorare la propria impronta ambientale;
  • incrementare la competitività sul mercato, anche in vista delle nuove richieste della filiera e degli obiettivi europei di decarbonizzazione.

In conclusione, il Conto Termico 3.0 non è solo un bonus, ma uno strumento di politica industriale che consente alle imprese di trasformare l’efficienza energetica in un asset strategico. Pianura Network seguirà passo passo l’evoluzione delle regole applicative, per aiutare le aziende del territorio a cogliere appieno questa occasione.

Federica
Federica Bonassi
Nata nel 2002, sono laureata in Economia e attualmente frequento la facoltà di International management and marketing. Fin da giovane, ho sviluppato un forte interesse per il mondo della comunicazione nell’ambito economico. Il mio obiettivo professionale è continuare a lavorare nel campo della comunicazione perché mi appassiona e anche perché lo ritengo fondamentale per creare connessioni efficaci e valorizzare al meglio ogni progetto. Il mio hobby preferito? Il volley che pratico a livello agonistico. Sono un’alzatrice, mi piace fare squadra. L’alzatrice mantiene la squadra unita, comunica con tutti e crea sintonia, proprio come un facilitatore in un team aziendale che assicura che la comunicazione interna sia fluida e produttiva.
Articoli correlati

Cresce la visione: FuturExpo evolve nei Primi Stati Generali della Pianura Lombarda

Quello che era nato come un appuntamento di confronto, Pianura FuturExpo, in poche settimane ha superato i suoi stessi confini. Alle prime adesioni delle...

FuturExpo 2026, i workshop. Sei leve per innovare il territorio

Capitale umano, green, edilizia, finanza, intelligenza artificiale, agritech: i workshop che accendono il cambiamento nella Pianura lombarda. FuturExpo è il luogo dove queste sei...

Lombardia manifatturiera: la ripartenza c’è. Ma l’energia rimane il tallone d’Achille

In Lombardia produzione in crescita +0,4% nel 2° trimestre 2025, fatturato +0,5% e occupazione in lieve crescita. Bene i minerali non metalliferi, ancora in...
- adv -300x250

I più letti