mercoledì, Ottobre 22, 2025

Il lattiero-caseario spinge la crescita nonostante i costi

Una pianura che lavora e che vende. Nel primo semestre 2025 l’agricoltura lombarda torna a respirare: più redditività, export in accelerazione e un traino chiaro—caseifici e carne suina—mentre restano nodi aperti su bovini da carne, cereali e vino. Il lattiero-caseario traina l’agricoltura lombarda: quotazioni elevate dei formaggi e costi in raffreddamento migliorano i margini, con consegne di latte in lieve calo.

Secondo l’indagine Unioncamere Lombardia–Regione Lombardia, il 37% delle imprese agricole segnala fatturato in aumento su base annua (23% in calo). L’indice di redditività è ai massimi degli ultimi anni: il miglioramento dei prezzi alla produzione—soprattutto nella zootecnia—ha compensato l’accelerazione dei costi, con un picco sugli animali da allevamento.

L’export fa da locomotiva

Nel semestre gennaio–giugno l’export agroalimentare lombardo cresce dell’+8,8% in valore, in un contesto in cui le esportazioni complessive regionale e nazionale risultano stagnanti. A tirare sono in particolare i prodotti lattiero-caseari e le carni lavorate e conservate: un segnale di tenuta della domanda internazionale verso le nostre specialità.

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Lattiero-caseario: prezzi alti dei formaggi, latte in lieve calo

Il comparto mostra una redditività elevata grazie a quotazioni sostenute—con i formaggi DOP in prima fila—e a una dinamica dei costi più favorevole. Scendono però le quantità di latte consegnate, in linea con quanto osservato anche a livello nazionale ed europeo.

Suini: margini in risalita, consumi in ripresa

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Le valutazioni degli operatori sono prevalentemente positive. Dopo i picchi degli ultimi anni, i prezzi sono rientrati ma la domanda domestica ha ricominciato a crescere grazie al raffreddamento dei listini al dettaglio, che ha favorito gli acquisti di carni fresche e salumi.

Bovini da carne: costi di ristallo ancora pesanti

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Qui il quadro resta più altalenante. L’aumento e la scarsa reperibilità dei capi da ristallo non vengono compensati del tutto dalle quotazioni in crescita. Sul fronte dei consumi si registra una lenta ripresa della domanda nazionale, ma i margini restano sotto pressione.

Cereali e riso: rese meglio del 2024, prezzi frenano la redditività

Le condizioni meteo hanno favorito un recupero delle rese (soprattutto per il mais, stimato in forte aumento), ma i prezzi di mercato spingono gli agricoltori a valutazioni prudenti sui margini. Fa eccezione il riso, che mostra quotazioni in rialzo su base annua.

Vite e vino: più produzione, domanda in affanno

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Le prime stime vendemmiali indicano volumi in aumento dopo il 2024, ma pesa il calo della domanda sia interna sia estera: gli operatori segnalano incertezza e programmazione più complessa, anche per il cambio delle preferenze di consumo.

La voce delle istituzioni

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Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste

Per l’assessore regionale Alessandro Beduschi, il settore si conferma «presidio economico e sociale irrinunciabile», da difendere con scelte concrete in un contesto segnato da tensioni geopolitiche e transizioni climatiche. Il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio richiama «la necessità di valorizzare il patrimonio agroalimentare: la crescita all’estero dei lattiero-caseari e delle carni lavorate dimostra la forza delle nostre filiere».

Perché conta per la Pianura lombarda

Infografica agricoltura 2025 1sem

La tenuta dell’export e la spinta del lattiero-caseario—assi portanti della nostra food valley—dimostrano che il modello di filiera integrata tipico della Pianura lombarda funziona quando mette insieme qualità, organizzazione e mercati. Le priorità dei prossimi mesi? Efficienza sui costi, gestione del rischio climatico e sanitario, e una promozione coordinata delle denominazioni e delle trasformazioni che danno valore ai territori provinciali. In una parola: rete.

Sei segnali chiave del semestre

  • +8,8% export agroalimentare lombardo (gen–giu).
  • Redditività ai massimi degli ultimi anni nonostante i costi.
  • 37% delle aziende con fatturato in aumento; 23% in diminuzione.
  • Lattiero-caseario in testa (formaggi DOP forti), latte consegnato in calo.
  • Suini: margini in recupero e acquisti domestici in ripresa.
  • Bovini da carne: ristallo caro; cereali con rese migliori ma prezzi deboli; vino con produzione su e domanda giù.

Federica
Federica Bonassi
Nata nel 2002, sono laureata in Economia e attualmente frequento la facoltà di International management and marketing. Fin da giovane, ho sviluppato un forte interesse per il mondo della comunicazione nell’ambito economico. Il mio obiettivo professionale è continuare a lavorare nel campo della comunicazione perché mi appassiona e anche perché lo ritengo fondamentale per creare connessioni efficaci e valorizzare al meglio ogni progetto. Il mio hobby preferito? Il volley che pratico a livello agonistico. Sono un’alzatrice, mi piace fare squadra. L’alzatrice mantiene la squadra unita, comunica con tutti e crea sintonia, proprio come un facilitatore in un team aziendale che assicura che la comunicazione interna sia fluida e produttiva.
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