mercoledì, Agosto 27, 2025

Innovare per costruire meglio. La nuova edilizia a FuturExpo

Digitalizzazione dei cantieri, sostenibilità ambientale, sicurezza e formazione delle nuove competenze: l’edilizia nella Pianura lombarda è al centro di una transizione epocale. Un settore che torna ad attrarre investimenti, lavoro e tecnologia. E che sarà protagonista di uno dei workshop introduttivi di FuturExpo.

site 4020496 1280

Il mattone non è più quello di una volta. Ma non è una crisi d’identità: è una rivoluzione in corso. Negli ultimi anni, il settore dell’edilizia sta vivendo uno dei momenti di trasformazione più radicali della sua storia. Tecnologie digitali, sostenibilità ambientale, materiali innovativi e nuove esigenze abitative stanno ridisegnando completamente il volto del comparto. E anche nella Pianura lombarda – terra di imprese, cooperative, studi tecnici, cantieri e scuole edili – il cambiamento è già cominciato.

Il workshop “Edilizia. Innovare per costruire meglio”, in programma nella giornata introduttiva di FuturExpo, sarà un momento chiave per approfondire questo processo di cambiamento, mettendo in dialogo imprese, professionisti, istituzioni e nuove generazioni. Un’occasione per fare il punto su ciò che sta già cambiando – e su ciò che dovrà necessariamente cambiare – per rendere il settore più efficiente, più sicuro, più attrattivo.

Il ritorno al centro di un settore chiave

Per lungo tempo considerata un settore statico o poco incline all’innovazione, l’edilizia si sta oggi rivelando una leva strategica per lo sviluppo del territorio. Lo testimoniano i numeri: dopo il forte impulso del Superbonus e degli incentivi alla riqualificazione, la filiera delle costruzioni è tornata a essere trainante per l’economia locale, generando occupazione e attrattività anche per le nuove generazioni.

Eppure non si può costruire il futuro con strumenti e mentalità del passato. Perché l’edilizia di domani sarà – per forza – diversa da quella che abbiamo conosciuto: più intelligente, più sostenibile, più digitale. E anche più attenta alle persone che nei cantieri lavorano ogni giorno.

Dalla pala al tablet: l’innovazione entra in cantiere

elettricista tuta concentrato sul lavoro nel centralino con fusibili utilizzando il tablet

Negli ultimi anni l’adozione di strumenti digitali ha cambiato profondamente il modo di progettare e realizzare edifici. Tecnologie come il BIM (Building Information Modeling) permettono oggi di simulare, coordinare e ottimizzare ogni fase della costruzione già in fase progettuale. Non si costruisce più “a vista”, ma sulla base di modelli tridimensionali condivisi tra architetti, ingegneri, imprese e committenti.
A questo si aggiungono droni, scanner 3D, realtà aumentata, ma anche sensori IoT e software gestionali per il monitoraggio dei cantieri in tempo reale: tempi, costi, consumi, sicurezza. La digitalizzazione consente più precisione, meno sprechi, più sicurezza. E apre la strada a un’edilizia più efficiente e meno impattante, in grado di rispondere alle esigenze della transizione ecologica.
In molte aziende della pianura lombarda, oggi il cantiere si governa anche da remoto, si programmano le fasi in anticipo, si simulano scenari per evitare ritardi o sovrapposizioni.

Rigenerare anziché consumare

Un’altra delle grandi sfide del settore è quella della rigenerazione urbana. Nella Pianura lombarda, dove il consumo di suolo ha già raggiunto livelli elevati, l’obiettivo non può più essere “costruire ovunque”, ma recuperare, riqualificare, valorizzare ciò che esiste già.

Edifici dismessi, capannoni inutilizzati, centri storici trascurati: il futuro dell’edilizia si gioca nella capacità di dare nuova vita a spazi abbandonati, trasformandoli in luoghi abitabili, produttivi, sostenibili. Anche in questo caso, servono nuove tecnologie e nuove competenze: materiali innovativi, tecniche di restauro avanzate, attenzione all’efficienza energetica e all’integrazione con il paesaggio urbano.

La rigenerazione non è solo un atto edilizio, ma anche una scelta politica e sociale: significa costruire città e paesi più vivibili, meno impattanti, più inclusivi.

Un settore da rendere più sicuro

construction worker 569126 1280

Accanto all’innovazione e alla sostenibilità, resta prioritaria la sfida della sicurezza. Troppo spesso i cantieri si portano dietro un’immagine fatta di rischio e infortuni. Ma il cambiamento in atto passa anche da qui: riprogettare gli ambienti di lavoro, formare i lavoratori in modo continuativo, investire su dispositivi di protezione e nuove tecnologie per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni operative.
I dati parlano chiaro: dove si innova e si investe in sicurezza, gli incidenti si riducono drasticamente. L’obiettivo è chiaro: zero morti sul lavoro. E in un settore dove il rischio è strutturale, ogni miglioramento possibile va perseguito con determinazione e responsabilità.

Formazione: il vero cantiere del futuro

Tecnologie digitali, sicurezza avanzata, sostenibilità edilizia: tutto questo richiede competenze nuove, spesso assenti o rare nel mercato del lavoro.

Il vero nodo cruciale per lo sviluppo del settore è quindi la formazione. E non solo quella universitaria o tecnica superiore, ma anche quella continua per chi lavora da anni in cantiere e deve aggiornare i propri strumenti. Servono percorsi agili, pratici, connessi con le imprese. Servono scuole edili in grado di anticipare i fabbisogni, laboratori digitali, corsi sui nuovi materiali, sulla digitalizzazione, sull’efficienza energetica.
Ma serve anche una narrazione diversa, capace di raccontare l’edilizia come un mondo ricco di opportunità professionali, dove tecnologia, progettazione e lavoro manuale si fondono. Perché oggi l’edilizia può parlare anche ai giovani, ma lo deve fare con un linguaggio nuovo.

Un’opportunità per la Pianura

Immagine 819x1024 1

La Pianura lombarda ha una lunga tradizione nel settore delle costruzioni. Ma per continuare a essere un motore di sviluppo, dovrà abbracciare con decisione la trasformazione in atto. E proprio a questo servirà il workshop sull’edilizia di FuturExpo: un momento di confronto operativo, ispirazione e concretezza.

Non si parlerà solo di norme o di tecnicismi. Si parlerà di come costruire meglio. Di come coniugare l’eccellenza artigiana con la tecnologia. Di come fare in modo che ogni nuova costruzione sia più sicura, più sostenibile, più intelligente.

Perché oggi costruire bene significa costruire per tutti: per chi abita, per chi lavora, per chi passerà di lì domani. E perché il futuro – anche nella nostra Pianura – non si eredita: si costruisce, pezzo dopo pezzo, come un buon edificio.

Redazione
Redazionehttps://www.pianuranetwork.com
La Redazione di Pianura Network racconta e valorizza le eccellenze del territorio, dando voce alle imprese locali che si distinguono per impegno e innovazione. Con un team dedicato, seleziona e condivide contenuti di qualità, offrendo una vetrina digitale alle realtà imprenditoriali locali.
Articoli correlati

Cambia il rapporto tra imprese e credito. La nuova economia dentro FuturExpo

Finanziamenti mirati, strumenti digitali, garanzie pubbliche, nuovi player e cultura d’impresa: la finanza aziendale nella Pianura lombarda è chiamata a un profondo rinnovamento per...

Moody’s conferma la Lombardia a “Baa2”superiore al rating dello Stato italiano

La Regione Lombardia si conferma nel 2025 come unica in Europa a vantare un rating creditizio Baa2 da Moody’s – con outlook positivo –...

Diventare un’azienda sostenibile: la sfida a Pianura FuturExpo

Dal greenwashing alla sostenibilità integrata: le aziende della Pianura lombarda si confrontano con una sfida cruciale per restare competitive e proteggere il pianeta. Tecnologie,...
- adv -300x250

I più letti