Dalla distribuzione intelligente dei reflui ai sistemi di recupero e trattamento: le aziende agricole della Pianura Padana investono in innovazione grazie a un nuovo finanziamento regionale. E la Regione rilancia: un nuovo bando sarà riaperto entro l’estate.
La Pianura lombarda si conferma laboratorio di sostenibilità e innovazione agricola. Con un provvedimento approvato nei giorni scorsi, la Giunta regionale ha sbloccato 12 milioni di euro provenienti dal Ministero dell’Ambiente e destinati a interventi per la riduzione delle emissioni nel settore agricolo e zootecnico. I fondi permetteranno di finanziare 69 aziende lombarde, tutte già valutate positivamente nel bando 2023 ma rimaste escluse per mancanza di risorse.

Una misura concreta, che guarda al cuore produttivo del territorio lombardo – la pianura – dove l’agricoltura intensiva e la zootecnia rappresentano al tempo stesso un pilastro economico e una sfida ambientale. In questa chiave, la delibera – proposta dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi in collaborazione con l’assessore all’Ambiente Giorgio Maione – non è solo un’operazione di scorrimento della graduatoria, ma un chiaro segnale politico di supporto all’agricoltura tecnologica e sostenibile.
Dove andranno i fondi: Bergamo, Brescia e Mantova protagoniste
Dei 12 milioni complessivi, 9,68 milioni di euro saranno distribuiti subito a 69 aziende. Il resto sarà impiegato in un nuovo bando, la cui apertura è prevista entro l’estate. Le province della pianura si confermano le principali beneficiarie. In testa Brescia con 15 progetti finanziati per 2,7 milioni di euro, seguita da Bergamo (8 aziende, 2,2 milioni) e Mantova (23 realtà, 1,69 milioni).

Una distribuzione che riflette il peso del comparto agricolo in queste aree: basti pensare che solo tra Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova e Pavia si concentra oltre il 65% della produzione zootecnica regionale. Non a caso, le tecnologie premiate sono quelle capaci di incidere proprio sull’impatto ambientale degli allevamenti e sulla gestione intelligente degli effluenti.
“Grazie a queste risorse – ha dichiarato il consigliere regionale Alberto Mazzoleni (FdI) – saranno riconosciuti finanziamenti a otto nuovi progetti bergamaschi. È un passo avanti importante verso un’agricoltura capace di coniugare produttività, innovazione e rispetto ambientale”.
Cosa finanzia il bando: tecnologie e sistemi per il trattamento dei reflui
Nel dettaglio, le misure ammesse al finanziamento comprendono tre tipologie di interventi:
- Tecnologie per la distribuzione intelligente degli effluenti zootecnici, come barre di spandimento o sistemi ad iniezione diretta nel terreno, che riducono le perdite in atmosfera di ammoniaca e altri composti azotati, con benefici anche per la fertilità del suolo;
- Copertura e adeguamento degli impianti di stoccaggio, per evitare evaporazione e dispersione di gas climalteranti (come il metano e l’azoto ammoniacale);
- Impianti di trattamento a basso impatto, capaci di separare le diverse frazioni, recuperare nutrienti come azoto e fosforo, e in alcuni casi consentire lo scarico delle acque trattate in superficie o il riutilizzo della parte solida.

Si tratta di soluzioni che, oltre al beneficio ambientale, garantiscono una maggiore efficienza gestionale e contribuiscono a ridurre la dipendenza da fertilizzanti chimici. Come ha sottolineato Beduschi: “Il nostro obiettivo è accompagnare le aziende agricole verso un modello di produzione più moderno, che tenga insieme competitività e sostenibilità. Con queste tecnologie possiamo trasformare un problema – gli effluenti – in una risorsa”.
Un investimento strategico per l’ambiente (e per l’economia)

Per la Regione Lombardia, il messaggio è chiaro: l’innovazione ambientale in agricoltura non è un costo, ma un investimento. Giorgio Maione, assessore all’Ambiente, lo ribadisce: “Le somme stanziate rappresentano una leva strategica per migliorare la qualità dell’aria, promuovere una gestione circolare dei reflui e stimolare crescita economica sostenibile”. Tutti obiettivi coerenti con il Piano d’azione per il clima del Bacino Padano e con gli impegni presi dalla Regione sui tavoli nazionali e europei.
Un esempio concreto di collaborazione interistituzionale e di politica agricola integrata: agricoltura, ambiente e innovazione messi al servizio del territorio. E in un momento in cui l’agricoltura europea è sotto pressione per il rispetto delle direttive ambientali, la Lombardia sceglie di anticipare il cambiamento, sostenendo direttamente le imprese che scommettono su tecnologie pulite.