I DATI DEL MERCATO DELL’AUTO LETTI E ANALIZZATI DA PIANETA
Il 2024 mostra un andamento variegato nella diffusione delle auto elettriche e ibride nelle province della pianura lombarda. Le ibride dominano il mercato con il 37,6% delle nuove immatricolazioni, mentre le elettriche si fermano al 4,5%. Le province di Bergamo e Lodi si distinguono per l’aumento delle immatricolazioni green, mentre Brescia e Pavia segnano un forte calo. La sfida resta nella capacità di conciliare costi e infrastrutture
Stop and go. La strada della mobilità green è ancora punteggiata di curve, frenate, timide accelerazioni. Vale anche e soprattutto per la mobilità privata, le scelte con crete dei cittadini – ma anche delle aziende in sede di pianificazione della flotta aziendale – nel momento in cui si trovano ad acquistare una nuova auto. Il 2024 consegna un trend “tiepido” anche in pianura: il full electric stenta a decollare e nel corso di quest’anno si registra, anzi, un calo delle immatricolazioni, mentre crescono le ibride e reggono – ancora con il segno positivo – le auto a benzina. La fotografia scorre nei dati elaborati da UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che ha analizzato i flussi di immatricolazioni da gennaio ad agosto 2024 nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova e Pavia, messi a confronto col medesimo periodo del 2023. L’elemento positivo è l’aumento complessivo delle immatricolazioni, passate dalle 54.703 del 2023 alle 58.825 del 2024 (+7,5%), ulteriore indice di una vitalità economica dell’area della pianura. Ma a spiccare è in primis la flessione delle nuove auto elettriche, in calo del 5,5% rispetto a un anno fa: per questo tipo di alimentazione si sono contate 2.618 immatricolazioni tra gennaio e agosto 2024, contro le 2.771 del 2023. La transizione è morbida, graduale, e mostra ancora una predilezione per delle soluzioni intermedie, e lo racconta il successo delle ibride elettriche: con 22.137 immatricolazioni nel 2024, è questo il tipo di alimentazione più gettonato, tra l’altro con un balzo del +14,2% rispetto alle 19.381 del 2023; “tengono” anche le ibride elettriche plug-in, in crescita del 3,2%, ma il segmento di mercato presenta numeri decisamente contenuti (sono state solo 1.760 le immatricolazioni nel 2024, contro le 1.705 del 2023). E la benzina? È ancora una scelta gettonata, visto che tra gennaio e agosto 2024 si sono contate 20.610 immatricolazioni, in incremento del 10,6% sulle 18.638 dell’anno precedente. Il diesel invece prosegue la discesa ed evidenzia una diminuzione del 16,7%, con 5.582 immatricolazioni nel 2024 contro le 6.703 del 2023.
Costi troppo alti, mancanza di infrastrutture per la ricarica e Incentivi insufficienti. Questi i fattori
della frenata del mercato dell’auto elettrica
NUOVE IMMATRICOLAZIONI NELL’AREA DI PIANURA NETWORK
Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia
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«I dati – osserva Aldo Cristadoro, direttore scientifico di PiaNetA, l’Osservatorio di Pianura Network – suggeriscono che il mercato si stia fermando. La transizione all’elettrico sconta almeno tre fattori. Il primo riguarda i costi troppo alti di questi veicoli, a fronte di un risparmio di esercizio che non garantisce un ritorno dell’investimento. C’è poi un tema di reputation, relativo al fatto che la presenza delle colonnine è ancora poco capillare e i tempi di ricarica sono mediamente lunghi: o si vive in una città ben infrastrutturata o si fa fatica a garantire la ricarica. Infine c’è il tema degli incentivi, ancora insufficienti e a macchia di leopardo».
Le immatricolazioni di auto elettriche nel 2024 sono aumentate nelle province
di Bergamo e Lodi. Le ibride elettriche crescono ovunque, la benzina mantiene il segno più in tutte le province
QUOTE DI MERCATO DELLE NUOVE IMMATRICOLAZIONI (GEN-AGO)
![Screenshot 2024 12 13 125014lkn](https://www.pianuranetwork.com/wp-content/uploads/2024/12/Screenshot-2024-12-13-125014lkn.png)
Più il reddito medio è alto,
più è elevata la diffusione di vetture
con alimentazione sostenibile
Letti da un’altra prospettiva, i dati più recenti restituiscono l’immagine di un mercato in cui il full electric stenta ancora ad affermarsi pienamente. Sul totale del volume delle immatricolazioni nel bacino della pianura a gennaio-agosto 2024, le vetture elettriche rappresentano infatti solo il 4,5%, mentre le elettriche plug-in il 3%. Di contro, l’immagine della transizione ancora gradua le si coglie dal fatto che le ibride elettriche siano state il 37,6% delle immatricolazioni, solo di poco superiori al «peso» delle auto a benzina, che ancora costituiscono il 35% delle nuove auto; a completare il quadro si aggiungono, in ordine, le auto a Gpl (ancora il 10,3% delle nuove immatricolazioni), quelle diesel (9,5%) e quelle a metano (0,1%).
A macchia di leopardo
Scompattando i dati, nella pianura si nota uno scenario differenziato. Non in tutti i territori, infatti, si legge la stessa tendenza: le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate nelle province di Bergamo (+7,9%) e Lodi (+6,1%), a fronte di cali anche bruschi tra Brescia (-12,8%), Cremona (-4,3%), Mantova (-9,4%) e Pavia (-16,4%). Le ibride elettriche crescono ovunque, fino al picco del +32,2% di Cremona, così come la benzina mantiene il segno più in tutte le province (l’incremento maggiore a Lodi, +14,9%). Guardando al mercato dell’auto nel complesso, i primi otto mesi del 2024 registrano performance positive in ogni provincia: le immatricolazioni sono cresciute del 18,8% a Cremona, del 10,4% a Lodi, dell’8,8% a Brescia, del 5,6% a Mantova, del 5% a Bergamo, del 2,8% a Pavia.
L’ANDAMENTO DELLE NUOVE IMMATRICOLAZIONI DI AUTO ELETTRICHE
![Screenshot 2024 12 13 125347 1](https://www.pianuranetwork.com/wp-content/uploads/2024/12/Screenshot-2024-12-13-125347-1.png)
Una transizione lenta
Le immatricolazioni dei primi otto mesi del 2024 raccontano solo l’ultimo miglio di questa transizione. Ma quanto sono diffuse le auto elettriche e le ibride? Lo spaccato che si ricava dalla banca dati dell’Automobile Club d’Italia – aggiornata a fine 2023 – suggerisce che ci sia ancora parecchia strada da fare. Nelle sei province della pianura si contano 16.224 auto full electric, pari allo 0,6% del totale del parco auto circolante (2.576.899 autovetture). Si tratta comunque di una performance migliore alla media nazionale, che vede le auto elettriche attestarsi allo 0,5% del parco circolante (219.540 su 40.899.361 auto). Se alle elettriche si aggiungono anche le ibride, in pianura si sale a 155.874 auto “green”, il 6% del totale (contro il 5,9% di media nazionale). Scavando tra i diversi territori della pianura, Brescia è la sesta provincia in Italia per incidenza di auto elettriche (lo 0,8% del parco circolante), mentre la somma tra full electric e ibride vede i risultati migliori nelle province di Bergamo, Cremona e Pavia (tutte attorno al 6,4% del parco circolante e tra il 21° e il 23° posto in Italia).
IL PARCO AUTO CIRCOLANTE A FINE 2023
![Screenshot 2024 12 13 125827 1](https://www.pianuranetwork.com/wp-content/uploads/2024/12/Screenshot-2024-12-13-125827-1.png)
Una questione di possibilità
Lo sguardo più ampio al parco circolante in Italia permette di cogliere un elemento che sembra fare da driver in questo processo di transizione: la disponibilità economica delle persone. L’analisi dei dati dell’Automobile Club d’Italia (Aci) relativi al parco auto circolante a fine 2023, incrociati con i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) sulle dichiarazioni dei redditi presentate nello stesso anno, indicano una tendenza per cui la presenza di «auto green» (intesa come l’incidenza di auto elettriche e ibride sul totale del parco circolante) è correlata al reddito medio dei contribuenti: più in una provincia il reddito medio è alto, più è elevata la diffusione di vetture con alimentazione più sostenibile. Trento, Bolzano, Firenze e Aosta si segnalano come le province con le quote più alte di parco circolante «green». «Le analisi di correlazione – aggiunge Aldo Cristadoro – ribadiscono come là dove ci siano incentivi più marcati, ed è il caso di Trento, Bolzano e Aosta grazie a interventi delle amministrazioni locali, il mercato regge e permette di includere anche fasce di popolazione che diversamente non potrebbero permettersi questo investimento. Si torna così al tema della reputation: se il target delle auto elettriche è livellato verso l’alto, resiste così ancora una competizione forte da parte delle
auto a motore endotermico di fascia alta».